Immersioni

Immersioni

La Montagna

profondità: 35/40m

Molto famosa in ambito subacqueo, la Montagna è un monolite di roccia alto più di venti metri ed è considerata dalla maggior parte dei subacquei che l’hanno visitata una delle più belle immersioni del Mediterraneo.
Questo grazie all’incredibile biodiversità che la caratterizza: gorgonie giallo-rosse, anthias, cerianti secolari ed alghe rosse fanno da protagonisti in un quadro denso di vita e di colori. L’immersione si trova a pochi minuti di navigazione dal Diving Center e può essere affrontata a diversi livelli, sia con un approccio ricreativo che tecnico.

La Grotticella

profondità: 32/40 m

Il punto centrale di questa immersione è una grotta passante con un’ampia entrata e uscita a vista, il cui interno è tappezzato di leptosammia giallo e spugne bianche. Il fondale circostante è roccioso, costellato di coralli bicolore ed abitato da trigoni come razze ed aquile di mare. Se la corrente è idonea, è possibile ammirare uno splendido cerianto bianco secolare che vive a poche pinneggiate dall’uscita della grotta. La profondità non elevata e l’ampiezza della grotta rendono l’immersione accessibile a tutti.

Il Castello

profondità: 15/30m

Il luogo d’immersione prende il nome dal Castello di Scilla che lo sovrasta. A pochi minuti di navigazione dal Diving, presenta un fondale roccioso ad elevata pendenza, ricchissimo di anfratti e piccole grotte, alcune delle quali visitabili. La zona nel periodo primaverile – estivo è popolata da numerosi pesci pappagallo, cernie, salpe, saraghi ed occhiate, che nel periodo invernale sono sostituiti dal pesce azzurro. Suggestivi sono anche gli incontri notturni con crostacei (gamberetti in particolare) e molluschi. L’immersione offre una buona varietà di percorsi che la rendono accessibile a subacquei di ogni livello.

La Secca delle Ombrine

profondità: 25/42 m

Posta in prossimità della Grotticella, può essere visitata seguendo più itinerari: ci si può concentrare su una parete situata sotto i trenta metri ricca delle tipiche gorgonie giallo-rosse di Scilla, oppure sulla zona piena di anfratti del cappello dove non mancheranno incontri interessanti con pesci di tana ed invertebrati bentonici. Ciò che rende unica questa immersione è la presenza sulla secca di varie colonie del raro corallo Leptogorgia e di un particolarissimo cerianto color bianco latte, che vive sulla sabbia di fianco ad essa. Durante la risalita spesso si scorgono grossi pesci pelagici che sostano in prossimità della superficie. L’acqua limpida e la profondità rende questa immersione adatta anche ai meno esperti.

La 'Mpaddata

profondità: 30/70m

La Secca della ‘Mpaddata è la più grande e varia di Scilla. Presenta due versanti ben diversi tra loro: quello lato porto costituito da una parete ricchissima di astroides, spugne viola e suggestivi grottini passanti; quello lato mare degrada invece verso profondità abissali ed è interamente coperto da paramuricee giallo-rosse di notevoli dimensioni. Numerosissimi sono gli incontri con grandi pesci, come cernie (spesso in tana), aquile di mare (osservando verso il blu) e banchi di bellissimi barracuda. A fianco alla secca, sotto i 58 metri, si trova una stupenda grotta ad arco passante, ideale per i subacquei tecnici che desiderano effettuare un’immersione impegnativa.

La Secca delle Cento Cipolle

profondità: 28/42 m

Con il termine “cipolla” gli scillesi chiamano i grossi scorfani rossi, il pesce che caratterizza l’immersione. La secca è molto interessante e si trova di fronte al Diving; sul cappello sono presenti molti tunicati e vi transitano spesso dei grossi pesci predatori. Pochi metri più sotto si trova invece uno spettacolare coralligeno ricco di gorgonie ed ancora più giù nel lato ovest una grotta ampia, ma abbastanza impegnativa, abitualmente frequentata da grosse motelle. La secca non è grande, quindi è facile girarne il perimetro. Osservando nelle fessure rocciose in prossimità del cappello si possono scorgere le murene più grosse della zona. Il versante esterno discende rapidamente verso quote impegnative, il che la rende adatta anche alle immersioni puramente tecniche.

La Pietra Voia

profondità: 9/12 m

Il sito d’immersione consiste in due grandi monoliti pressoché identici alti 12 metri posti uno di fronte all’altro. Il percorso è molto semplice e rilassante, ma divertente e ricco di vita. Praterie di posidonia e distese di sabbia bianca caratterizzano l’area circostante gli scoglioni. Ideale per chi si immerge per la prima volta dopo molto tempo.

La Luna

profondità: 10/30m

Immersione molto particolare, si svolge quasi interamente su una grande distesa di sabbia che si estende di fronte alla Marina di Scilla. Il nome è riferito all’aspetto “lunare” del paesaggio, dato dalla conformazione del suolo e dal colore bianco del sedimento. La zona è abitata da numerose popolazioni di pesci pettine, cerianti ed anemoni di grosse dimensioni; ma le vere protagoniste dell’immersione sono le razze, stupendi trigoni che con un po’ di fortuna ed occhio attento si possono scorgere anche in gran numero. Immersione molto tranquilla, accessibile a qualunque subacqueo.

Il Bosco degli Spirografi

profondità: 15/25 m

Immersione molto leggera ed accessibile, si svolge su di una grande distesa di spirografi dai colori brillanti, che crescono nella località di Archi, a Reggio Calabria. Tra questi stupendi invertebrati si crea un ecosistema dove si incontrano tantissimi pesci trombetta, oloturie e paguri. Nella zona è anche possibile scorgere degli ippocampi che si ancorano e si mimetizzano tra gli spirografi. Sito molto interessante, soprattutto di notte.

Il relitto di Cannitello - ALVAH

profondità: 27/42m

Il Vapore di Cannitello è un relitto dei primi anni del Novecento affondato probabilmente a causa di un’esplosione delle caldaie. Spezzato in due tronconi giace su un fondale ciottoloso con la prua rivolta verso la riva. L’immersione si svolge dalla riva stessa seguendo una cima che conduce alla prua della nave cui è saldamente ancorata. Le strutture del relitto sono ormai in gran parte scomparse, ma lo scafo di grandi dimensioni è intatto e permette una penetrazione totale a diversi livelli di difficoltà. Le aperture sono sempre ampie e luminose il che, oltre a consentire scorci fotografici molto validi, offre un buon grado di sicurezza durante l’immersione nella nave. Si trovano le forme di vita tipiche degli ambienti bui, con un particolare proliferare di enormi spugne bianche e celenterati coloniali gialli; fra le lamiere vi sono gronghi, cernie e motelle anche di grosse dimensioni, mentre nuvole di anthias avvolgono il relitto in ogni parte.

Il relitto di Lazzaro

profondità: 36/45m

Il relitto di Lazzaro è una nave da carico tedesca, affondata a causa di una tempesta durante la fine della seconda guerra mondiale. L’immersione comincia partendo direttamente dalla riva e raggiungendo la prua del relitto a 36 metri di profondità. Si percorre quindi lo scafo sino alla poppa situata a 45 metri parallelamente alla costa. Il relitto è adagiato su un fianco in assetto di navigazione, ed è possibile osservare molte strutture ben conservate (bagni, argani, motori, bitte, catena, oblò). Nonostante la profondità l’immersione non presenta particolari difficoltà. Presenta ottimi spunti fotografici specialmente nella zona di prua.

La Secca dei Francesi

profondità: 58/70 m

La Secca dei Francesi è una catena rocciosa non molto estesa, a pochi minuti di navigazione dal diving. Scoperta per la prima volta dall’equipe francese del comandante Cousteau, e’ ora un punto di immersione molto famoso ma ancora relativamente conosciuto, vista la profondita’ e l’esposizione alle correnti dello Stretto. E’ un posto incantato, in cui i subacquei si trovano avvolti da grandi rami di Antipathes, il corallo nero mediterraneo, che colpiscono per il bianco candido delle colonie, cosi esili da sembrare fatte di cristallo, e il loro leggero fluttuare come mosse da un vento abissale. Uno spettacolo indimenticabile, un atmosfera sospesa e irreale in cui i pochi minuti concessi sul fondo rimangono per sempre nel cuore dei pochi che l’hanno visitata. Nel versante di sud-ovest si apre un arco di roccia gigantesco, dimora stabile di migliaia di Anthias, Cernie e Motelle, a impreziosire ulteriormente questo angolo di mediterraneo impegnativo e misterioso.